Pronto il progetto “Foligno Città dell’Innovazione”: grandi contenitori urbani dismessi recuperati con fondi strutturali e project financing per generare “un centro storico diffuso e connesso”. Luciano Pizzoni: “Grande attenzione al Parco delle Scienze e delle Arti all’ex Zuccherificio”.
Dall’area dell’ex Rapanelli all’ex Centro Fiera/ex Umbra Cuscinetti, dalle ex Concerie Fagioli alla zona del Foro Boario e, soprattutto, il grande spazio dell’ex Zuccherificio: ecco le aree di intervento del progetto “Foligno Città dell’Innovazione” presentato dal candidato della coalizione di Centrosinistra, Luciano Pizzoni. Rilanciare i grandi contenitori dismessi, recuperare gli spazi cittadini, creare un centro diffuso composto da una rete di poli di aggregazione: questi gli obiettivi del progetto che è stato discusso all’interno di un incontro in cui tecnici ed esperti si sono confrontati su quella che diventerà la città del futuro. “Intorno al centro storico e nella periferia abbiamo degli spazi da recuperare e che serviranno a creare contenitori da mettere in rete con il cuore cittadino in una logica di comunità aggregante – ha detto Pizzoni –. Lo sviluppo del territorio si fa eliminando le opposizioni tra le zone della città, ovvero mettendole in rete con politiche in grado di valorizzarle e generare sviluppo e lavoro”.
La partnership pubblico-privata, strumenti come il project financing e molto altro: le possibilità di generare valore cittadino riqualificando il tessuto urbanistico sono enormi.
“Tutti ci chiedono come si potranno realizzare i progetti che abbiamo in mente, a cominciare dalla riqualificazione dell’ex Zuccherificio con la creazione, tra le altre cose, del Parco delle Scienze e delle Arti – ha detto Pizzoni –. Gli strumenti di finanziamento ci sono e ne abbiamo la prova con il Biodigestore di Casone dove una partnership tra pubblico privato sta generando benefici, lavoro e ha portato alla produzione di compost e metano”.
Gli strumenti su cui punta il programma di mandato di Luciano Pizzoni sono i fondi strutturali europei (in particolare Feasr, Por Fesr e Por Fse) e il project financing. Quest’ultimo strumento crea una partnership tra pubblico e privati che consente la realizzazione di infrastrutture preservando denaro pubblico.
“Insieme possiamo costruire una prospettiva di business in grado di rendere appetibili i contenuti urbani per gli investimenti privati – ha concluso Pizzoni –. Individueremo dei mix funzionali e delle destinazioni d’uso in grado capaci di evitare ulteriore consumo di suolo pubblico lavorando sulle cubature esistenti e in alcuni casi anche riducendole. Questo nell’ottica di creare dei poli connessi direttamente con il centro storico così da valorizzare tutto il territorio”.
Fonte: Foligno Oggi