Domenica 8 marzo: tutti a votare MASCIO

Domenica 8 marzo: tutti a votare MASCIO

Care democratiche e cari democratici,
come sicuramente già saprete, domenica 8 marzo si vota per eleggere un Senatore della Repubblica nel collegio dell’Umbria, del quale fa parte anche la vostra città. È senza dubbio un momento delicato per il nostro Paese, alle prese con un’emergenza sanitaria di rilievo, ma il voto di domenica rappresenta un’occasione fondamentale innanzitutto per la regione: un risultato importante sarebbe un altrettanto importante segnale di ripresa per le forze democratiche e del centrosinistra in Umbria. Come Partito Democratico abbiamo scelto, insieme ad altri, di sostenere la candidatura di Maria Elisabetta Mascio, donna di sinistra e da sempre aperta al dialogo con altri mondi e altre culture politiche, molto radicata sul territorio e con alle spalle una storia di impegno nella cura del prossimo e nell’educazione dei giovani, grazie a un’esperienza riconosciuta e apprezzata nel mondo della scuola.
La partecipazione al voto è fondamentale e vi chiedo per questo un impegno, in questi ultimi giorni di campagna elettorale, per mobilitare amici, conoscenti, familiari e per votare e far votare Maria Elisabetta Mascio, nella convinzione che l’Umbria merita di essere rappresentata da chi porta con sé esperienza, valori, cultura e una solida tradizione democratica.

Un caro saluto

Walter Verini

Vertenza Sangemini: Gruppo PD Regione presente al presidio per sostenere lavoratori e ribadire rispetto degli accordi

Vertenza Sangemini: Gruppo PD Regione presente al presidio per sostenere lavoratori e ribadire rispetto degli accordi

Abbiamo voluto essere presenti al presidio sindacale organizzato questa mattina di fronte agli stabilimenti della Sangemini per esprimere solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Sangemini ribadire l’importanza e la centralità di questa vertenza nel panorama regionale e nazionale. L’incertezza che si è venuta a determinare sul futuro di questo importate presidio produttivo, sommata al silenzio dietro il quale si è trincerata l’azienda, è ormai del tutto inaccettabile. Serve subito uno sforzo congiunto delle istituzioni per assicurare la continuità produttiva e difendere, fin da ora, ogni singolo posto di lavoro.

La Regione deve richiamare la proprietà al rispetto degli accordi intercorsi nel 2018, in cui, a fronte dei sacrifici chiesti ai lavoratori, la proprietà si impegnò a garantire l’occupazione, a realizzare una più efficiente riorganizzazione produttiva, insieme a nuovi investimenti come quello della linea vetro che, a tutt’oggi, non è stata ancora realizzata. Aver ampiamente disatteso questo accordo, non può che mettere in discussione anche la stessa concessione dell’uso delle acque. Peraltro, come più volte ribadito anche oggi dalle stesse organizzazione sindacali, le scarse iniziative messe in campo, sono il frutto dei soli sacrifici dei lavoratori che da sette anni attendono il rilancio di questo complesso produttivo.

Auspichiamo che si ristabiliscano quanto prima le normali relazioni industriali, tra azienda e rappresentanti dei lavoratori, e si possa trovare un accordo soddisfacente e risolutivo già nel corso del tavolo nazionale previsto per il prossimo 12 marzo, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Per fare ciò è opportuno che la Giunta regionale convochi prima di quella data un tavolo regionale in cui, Regione e sindacati possano concordare una posizione unitaria sulla quale non faremo mancare il nostro sostegno.

Coronavirus: NO al gioco delle tre carte da parte della Giunta Tesei

Coronavirus: NO al gioco delle tre carte da parte della Giunta Tesei

Se la Giunta regionale intende davvero adottare provvedimenti urgenti e nuovi insieme a maggiori aiuti effettivi alle imprese, noi saremo pronti a sostenerla con uno spirito di leale collaborazione istituzionale, tanto più in un momento difficile come questo. Ciò che non possiamo fare è accettare un gioco delle tre carte a saldi invariati. In questo momento di difficoltà le imprese umbre hanno bisogno di segnali concreti e tempestivi per garantire i propri lavoratori e assicurare un adeguato livello di liquidità.

Spiace invece constatare che la Giunta regionale, sulla base dell’emergenza sanitaria, intende far passare una mera rimodulazione dei fondi europei, già precedentemente programmati per le imprese umbre, come un nuovo stanziamento di risorse. Tali risorse non potranno peraltro essere disponibili prima di alcuni mesi a causa dei tempi di pronunciamento degli organi europei preposti e non serviranno comunque a coprire i danni subiti dal sistema economico. La Presidente Tesei sa bene che non un solo euro è stato aggiunto rispetto a ciò che era già stato stanziato in passato in favore delle imprese.

Da questo punto di vista riteniamo urgente la richiesta al Governo dello sblocco dei 21 milioni residuati per l’Umbria dagli ammortizzatori sociali non utilizzati, per destinarli alle imprese umbre che si trovano in condizioni critiche a causa dell’emergenza sanitaria. Invitiamo inoltre il Governo regionale a prevedere nel bilancio sgravi fiscali, a partire dai 60 milioni di gettito Irap non destinato alla sanità, per alcune categorie di imprese particolarmente colpite, come quelle del turismo e del commercio legato al turismo.

Provvedimenti reali dunque, non giochi di prestigio.

Coronavirus: mancate risposte assessore Coletto svelano drammatica difficoltà della Giunta nel gestire fase delicata

Coronavirus: mancate risposte assessore Coletto svelano drammatica difficoltà della Giunta nel gestire fase delicata

I Consiglieri regionali del Partito Democratico, nel ringraziare per l’impegno e la generosità i 20 mila operatori sanitari impegnati in prima linea a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, sottolineano come le mancate risposte dell’Assessore alla Sanità Coletto, svelino la drammatica difficoltà in cui si sta trovando la Giunta regionale, nel gestire questa fase così delicata per la salute dei cittadini umbri.

Nulla è stato chiarito rispetto alle criticità che stanno emergendo nel sistema sanitario regionale. È dunque incomprensibile, quanto inaccettabile, il comportamento tenuto oggi dall’Assessore, del tutto irrispettoso nei confronti di chi attendeva risposte puntuali a vantaggio dei cittadini che chiedono chiarezza. Ciò che preoccupa di più è che si è scelto di rimanere muti su questioni importanti e sensibili, come nel caso dei livelli di fornitura dei kit di protezione per gli operatori sanitari, quelli dei tamponi per la diagnostica del virus, sul grado di formazione effettuato agli operatori del numero verde e più in generale rispetto alla gestione operativa dell’emergenza.

Non ultima la questione dei criteri per la messa in quarantena ancora non omogenei sul territorio regionale. Su tutti questi aspetti, i cittadini umbri, non hanno potuto ricevere risposte. Al silenzio colpevole dell’Assessore si somma la chiusura della maggioranza rispetto anche alla risoluzione che abbiamo proposto in Aula, che aveva il solo obiettivo di condividere delle proposte utili ad affrontare insieme questa situazione straordinaria.

Ritenevamo che convocare in via permanente la task force allargata per uniformare i comportamenti di tutti i soggetti coinvolti ed informare tempestivamente la popolazione e le forze politiche; adottare misure economiche straordinarie per ridurre il danno indiretto alle imprese, soprattutto nel campo turistico; accogliere le richieste degli operatori sanitari di postazioni aggiuntive adeguate nei Pronto soccorso, fornire kit e strumentazioni idonee a tutto il personale, uniformare procedure di ordini e acquisti, prevedere unità di crisi negli ospedali, valutare l’attivazione di procedure per l’assunzione straordinaria di personale sanitario, così come avevamo proposto nella risoluzione che è stata bocciata, sarebbero state azioni opportune e concrete da adottare congiuntamente indipendentemente dalla provenienza politica del proponente.

Per tutti questi motivi pensiamo che sia stata scritta una brutta pagina del regionalismo umbro. Ma con responsabilità e rispetto dei ruoli, continueremo a chiedere risposte, perché la trasparenza e la conoscenza di questi fatti non possono essere una concessione, bensì un diritto.

Coronavirus, Gruppo PD Umbria: richiesta informativa urgente alla Presidente Tesei

Coronavirus, Gruppo PD Umbria: richiesta informativa urgente alla Presidente Tesei

Abbiamo chiesto alla Presidente Tesei di procedere con un’informativa urgente, da svolgersi nell’ambito dei lavori d’Aula di domani, martedì 25 febbraio, in merito alla situazione di emergenza da CoVid19 (Corona Virus Disease 2019).

Abbiamo avanzato questa richiesta perché il diffondersi dell’infezione a livello nazionale sta suscitando preoccupazione anche nella nostra comunità regionale e ciò rende indispensabile un impegno straordinario delle istituzioni e del sistema sanitario regionale. A tal proposito condanniamo l’ingiustificata assenza dell’Assessore alla Sanità agli incontri della task force istituita recentemente presso il centro regionale della Protezione Civile, preferendo evidentemente partecipare ai gazebo della Lega in Veneto, piuttosto che preoccuparsi della salute dei cittadini di questa regione.

Questa nostra istanza ha l’obiettivo di interpretare non solo le preoccupazioni provenienti dalla comunità regionale, ma anche di fugare ogni dubbio circa le criticità che starebbero emergendo nel mondo degli operatori sanitari, e, nello specifico, rispetto alle dotazioni economiche e strumentali attualmente a disposizione, come ad esempio i kit ed i tamponi utili a rilevare eventuali positività al virus, oltre che sull’adeguato grado di preparazione e informazione degli operatori stessi, che sono chiamati ad affrontare in prima persona questa fase così delicata.

Crediamo che si renda indispensabile da subito una più stretta collaborazione istituzionale e per questo motivo, abbiamo chiesto anche al Presidente dell’Assemblea Legislativa, Marco Squarta, di prevedere la convocazione, in via permanente, della Conferenza dei Gruppi Consiliari, allargata anche ai Presidenti di Commissione, al Portavoce della Minoranza, al rappresentante della Giunta Regionale, ai Direttori regionali competenti e ai rappresentati della Protezione Civile e dell’Anci, affinché tutti i cittadini e le forze politiche possano disporre, in questa fase pre-emegenziale, di tutte informazioni e gli strumenti più adeguati.

Terremoto 2016: presenza intero Gruppo Regionale è impegno concreto su problematiche e priorità emerse

Terremoto 2016: presenza intero Gruppo Regionale è impegno concreto su problematiche e priorità emerse

La presenza oggi dell’intero Gruppo Regionale del Partito Democratico alla seduta della II Commissione, convocata a Norcia per fare il punto sulla ricostruzione post-sisma 2016, è molto più di un gesto simbolico ma un impegno concreto a fronte delle problematiche e priorità emerse in tema di ricostruzione.

A fronte di un’emergenza gestita in maniera efficace ed efficiente, risultano invece preoccupanti le problematiche legate alla tempistica della ricostruzione, all’eccessiva burocratizzazione e alla carenza di personale per gli uffici. È necessario da subito affrontare le priorità emerse: governance, ricostruzione privata e pubblica, sostegno a famiglie e imprese, risposte concrete e celeri a cittadini, associazioni, forze economiche e sociali del territorio.

Lavoreremo affinché Regione e Governo destinino risorse in termini di personale e di Bilancio, modifichino l’impianto legislativo se sbagliato o attuando deroghe se necessario, operando per il concreto sostegno alla comunità colpita dal sisma nel completo rispetto della legalità.

Oggi a Norcia fanno rumore sia le assenze che le presenze: è stata registrata l’assenza della Giunta Regionale che si è sottratta al primo momento di confronto concreto con la Comunità locale. Mentre ci lascia profondamente perplessi l’intervento del nuovo Direttore Regionale, Nodessi Proietti, che nella sua prima uscita pubblica ha sostenuto di sostituirsi ai tecnici che non vogliano firmare gli atti se non ritenuti lineari e di mettere in conto di ricevere un paio avvisi di garanzia a suo carico. Dichiarazioni che ci auguriamo siano frutto di ‘leggerezza’, perché in caso contrario sarebbero estremamente gravi.

Abbiamo ascoltato con attenzione le parole di cittadini, istituzioni, associazioni, tecnici e imprenditori. Il Gruppo Pd, con la volontà di essere minoranza responsabile oltre che opposizione, è già al lavoro sulla modifica alla Legge Regionale che istituisce il testo unico governo del territorio, tesa a sanare le piccole difformità delle abitazioni al di fuori del cratere.

Snellendo, semplificando, sburocratizzando, ma sempre e comunque agendo nel pieno rispetto della legalità.

Nomine direttori sanità e giunta, la proposta di legge del Pd: “Separiamo politica e amministrazione”

Nomine direttori sanità e giunta, la proposta di legge del Pd: “Separiamo politica e amministrazione”

Il capogruppo Bori: “Conta ciò che conosci, non chi conosci”. Ecco la proposta di legge dei Dem

Conta ciò che conosci, non chi conosci”. E anche: “L’obiettivo è rafforzare il principio di separazione tra indirizzo politico e gestionale”. Sul tema altamente infiammabile delle nomine dei direttori regionali e di quella sanità quattro consiglieri regionali del Pd – Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Simona Meloni e Fabio Paparelli – annunciano la presentazione di due proposte di modifiche di legge per “introdurre una riforma dei criteri di nomina dei direttori regionali, dei direttori delle Aziende sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere”.

Quello che propongono dal Partito Democratico, per farla facile, è un fossato tra politica e vertici amministrativi: “Crediamo opportuno e non più rinviabile che la Regione Umbria si doti di una normativa ancor più stringente e trasparente in materia di nomine – sottolinea il capogruppo Bori – in modo da garantire il criterio di rotazione e ricambio tramite una giusta e regolamentata turnazione delle figure apicali, oltre che la competenza, la professionalità e l’indipendenza dei direttori rispetto agli organi di governo politico. La modifica – continua – porterà ad avere requisiti più chiari e introdurrà limiti temporali stringenti nella possibilità di attribuire incarichi ad un medesimo soggetto”.

Per quanto riguarda la Regione, la proposta di legge dei quattro consiglieri regionali del Pd “prevede che il direttore generale e i direttori regionali siano nominati dal Presidente della Giunta regionale, sentita la Giunta stessa, previa una manifestazione d’interesse, e scelti prioritariamente tra i dirigenti già in ruolo presso la Regione, dotati di professionalità adeguata rispetto alle funzioni da svolgere e che abbiano ricoperto incarichi di dirigente, anche cumulabili, per almeno cinque anni. Il Presidente della Giunta regionale, qualora la selezione interna non abbia prodotto risultati – aggiunge -, potrà nominare, sulla base degli stessi criteri qualitativi, anche direttori in servizio presso altre Regioni, altri organi dello Stato o di altri Enti pubblici, oppure di aziende private. Inoltre, non sarà più possibile nominare chi ha ricoperto l’incarico di direttore generale o di direttore regionale da più di dieci anni. Anche i dirigenti non potranno più ricoprire la stessa posizione per più di dieci anni”.

E poi c’è la sanità. La falce fienaia che ha tranciato la giunta Marini: “La proposta in ambito sanitario – spiega Bori – va a modificare il Testo unico in materia di Sanità per quanto concerne la disciplina finalizzata all’individuazione di criteri, requisiti e la modalità di nomina del Direttore generale, del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario. È infatti prioritario renderla ancora più conforme ed adeguata alla disciplina nazionale in materia di dirigenza sanitaria, che, a garanzia di trasparenza e competenza nel selezionare i soggetti in grado di rivestire i ruoli apicali delle strutture sanitarie, prevede l’istituzione di un elenco nazionale per i candidati direttori oltre che la nomina di una commissione regionale per l’espletamento della selezione pubblica”.

Bori spiega anche che “a seguito delle modifiche non potranno essere più nominati coloro che hanno già ricoperto per due volte consecutive tale incarico, presso la medesima Azienda sanitaria regionale o per più di tre volte nella propria carriera professionale e ai fini della selezione la Regione dovrà assicurare modalità idonee a garantire la segretezza delle generalità dei candidati. La rosa di nomi proposta dovrà essere adeguatamente motivata, sia rispetto alle valutazioni effettuate ai fini della individuazione dei candidati selezionati nonché in merito alle ragioni dell’esclusione dei restanti”.

“Altre novità importanti – spiega Bori – sono rappresentate dal fatto che non potranno più far parte della Commissione i dipendenti in servizio presso la Regione e che non potrà più essere nominato chi ha ricoperto l’incarico di Direttore generale, Direttore amministrativo o di Direttore sanitario, per due volte consecutive, presso la medesima Azienda sanitaria regionale, o per tre volte nella propria carriera professionale”.

Per il capogruppo del Partito Democratico, “sono proposte giuste e che mettiamo a disposizione di tutta l’Aula, su cui auspichiamo una larga convergenza a prescindere dalle appartenenze”. A Palazzo Cesaroni e ai consiglieri regionali la risposta.

 

Priorità della legislatura, ricostruzione, sicurezza, ruolo dell’Assemblea legislativa: su questi temi si sono confrontate le due vice presidenti dell’Assemblea legislativa: Paola FIORONI (Lega) e Simona MELONI (Pd). La trasmissione è stata condotta da Alberto SCATTOLINI, giornalista dell’Ufficio

Fondi Europei, Porzi: “Ristabilire la verità”

Fondi Europei, Porzi: “Ristabilire la verità”

PERUGIA – “In questi ultimi tempi troppe sirene e troppi che pensano di essere ancora in campagna elettorale sono intervenuti in materia di Fondi europei sostenendo le più svariate e bizzarre tesi. È giunto il momento che si riporti tutto nel campo della verità oggettiva e che si pronuncino i professionisti che in questi duri anni di crisi economica hanno messo competenze ed anima per consentire alla Regione Umbria di essere un modello a livello europeo”. È quanto dichiara Donatella Porzi, consigliere regionale del Partito democratico, annunciando di aver presentato una formale richiesta indirizzata al presidente della Prima Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria per chiedere l’audizione urgente dei dirigenti e dei tecnici della Regione.

“Da una approfondita indagine conoscitiva – spiega Porzi – è emerso che, contrariamente a quanto affermano alcuni improvvisati commentatori dell’ultima ora, l’Umbria, sin dall’avvio della programmazione 2014-2020, ha rispettato e raggiunto i target fissati, conseguendo gli obiettivi non solo finanziari ma anche qualitativi, quelli che danno la percezione che l’euro speso è stato speso bene. La nuova Giunta regionale dovrebbe mettere al centro dell’azione di governo proprio la programmazione per sostenere la crescita innovativa delle imprese in particolare nella ricerca, per consentire ai Comuni di progettare investimenti qualitativi su patrimonio culturale, finanziare le azioni a sostegno della lotta alla povertà, una dolorosa piaga dei nostri tempi, e molti altri progetti come il reinserimento lavorativo dei lavoratori adulti ed il diritto allo studio”.

“Grazie al monitoraggio costante e continuo degli impegni e dei pagamenti a valere sulle risorse del POR FESR 2014-2020 – prosegue Porzi – la Regione Umbria ha in corso la certificazione della spesa per un importo di 92milioni 242mila 705 euro che rappresenta il 102 per cento del target da raggiungere entro dicembre 2019. Pertanto ha già superato l’obiettivo prefissato. Inoltre, con la Decisione C(2019) 6200 del 20 agosto 2019, la Commissione Europea ha comunicato una premialità aggiuntiva visto che la Regione Umbria ha prodotto una certificazione di 67,83 milioni di euro raggiungendo la performance definita in sede di programmazione”.

“Chiediamo – conclude Porzi – che il Presidente della Prima commissione consiliare Daniele Nicchi convochi quanto prima in audizione i dirigenti ed i tecnici della Regione così da permettere a tutti i consiglieri di approfondire le materie che affronteremo nella legislatura appena iniziata, sperando in futuro di potersi confrontare su tematiche conosciute, nel solo interesse degli umbri”.