Per i 60 anni dalla prima Marcia il Pd Umbria lancia l’Agorà nazionale sulla pace. “Quest’anno – spiega il segretario regionale Tommaso Bori – la PerugiAssisi assume un forte valore simbolico: esattamente 60 anni fa Aldo Capitini, insieme a donne e uomini animati dagli ideali della non violenza, ispirati dai valori del pacifismo e decisi a difendere i diritti umani si misero, per la prima volta, in marcia. Oggi, in un momento storico di cambiamenti epocali e segnato dai conflitti, anche sociali ed economici, i loro obiettivi rappresentano non solo un patrimonio condiviso ma anche un’aspirazione che ci richiama all’impegno, alla partecipazione e alla urgente riaffermazione di quei valori universali. Per fermare le pandemie e il cambiamento climatico. Per affermare i diritti. Per impedire nuove guerre. Per uscire dalla crisi sociale ed economica, ma anche e soprattutto culturale. Per effettuare la transizione ecologica. Per democratizzare la rivoluzione digitale. Per prevenire e gestire nuove grandi migrazioni. E, in questo senso, ‘ricominciare a lavorare per la pace’, come chiedono gli organizzatori, è anche porsi l’obiettivo di sviluppare una mentalità e una cultura del ‘prendersi cura’ capace di sconfiggere l’indifferenza, lo scarto e la rivalità: cura delle giovani generazioni, cura della scuola, cura degli altri, cura del pianeta, cura del bene comune e dei beni comuni, cura dei lavori di cura, cura della città, cura dei diritti umani, cura della democrazia. Sono temi che rappresentano un bagaglio di valori e di ideali pienamente in sintonia con il patrimonio e l’identità del Partito Democratico. Per questo ho lanciato dall’Umbria, terra di Aldo Capitini e simbolo di pace, la proposta di un’Agorà nazionale, ‘60 anni in Marcia’, e di una partecipazione diffusa e organizzata del Pd all’appuntamento del 10 ottobre. Ho scritto ai segretari nazionale e regionali, ai capigruppo di Camera, Senato e Consigli Regionali, per condividere spunti e organizzazione dell’Agorà come appuntamento aperto e inclusivo per la nostra comunità e per riaffermare la centralità del Partito Democratico e dei suoi rappresentanti su questi temi”.