Da trent’anni oramai la tendenza è chiara: nonostante siano sempre più formate e qualificate, le nuove generazioni sono anche sempre più povere, sempre più precarie, sempre più escluse. Siamo costretti a lavorare mentre studiamo, non per fare esperienza ma per mantenerci; siamo costretti a decenni di precariato senza la certezza di prospettive soddisfacenti; siamo costretti a scegliere spesso tra la fuga dalle nostre terre oppure rassegnarci ad abbandonare le nostre aspirazioni.
Noi siamo la prima generazione dal Dopoguerra che sarà più povera di quella che l’ha preceduta.
La nostra, insomma, sembra essere una generazione condannata al declino.
Una generazione frustrata sia nelle condizioni materiali ed esistenziali, che nella concreta speranza di realizzare una vita piena.
Una generazione rassegnata ad un futuro peggiore per sé e per il mondo in cui viviamo. Eppure, allo stesso tempo, siamo anche una generazione potenzialmente rivoluzionaria, perché possiede un bagaglio sorprendente di energie e capacità innovative, insieme a una innata sensibilità per le sorti del pianeta e per la costruzione di una società più inclusiva.
Ma la questione generazionale, oggi, non riguarda soltanto i giovani: è alla base dell’eccessivo tasso di invecchiamento, è tra le cause indirette del deficit strutturale di produttività del nostro sistema economico ed è il principale sintomo della profonda e intollerabile immobilità sociale della nostra società.
Come può una Regione pensare di avere un futuro migliore se non affronta questo problema? Il presente e il futuro dei giovani riguardano tutte e tutti. Ecco cosa vogliamo ed ecco di cosa abbiamo bisogno: la nostra causa è l’emancipazione di questa generazione per costruire un mondo più giusto.
Lanciamo dunque un appello a tutta la comunità democratica: facciamo della battaglia generazionale una lotta di tutto il Partito Democratico.
Significa schierarci concretamente dalla parte dei giovani.
Significa proporre politiche a favore dei loro bisogni concreti e sostenerle fino in fondo. Significa costruire un nuovo modello di welfare in grado di includere le nuove generazioni attraverso servizi pubblici su misura, protezione sociale e opportunità di lavoro.
Ma significa anche ricostruire processi di trasferimento del potere e delle responsabilità tra generazioni, dando ai giovani strumenti e spazio politico reale per realizzare un rinnovamento vero e sano della classe dirigente.
Su queste idee abbiamo costruito una grande Agorà sulla Questione Generazionale: “Diritti al Futuro – Next Generation Pd”.
Si terrà Domenica 19 dicembre a Perugia alle ore 15 presso la Sala del Consiglio del Palazzo della Provincia e sarà promossa dai Giovani Democratici e dal Partito Democratico dell’Umbria. Lo faremo coinvolgendo le federazioni di tutto il centro Italia, i rappresentanti del mondo giovanile e studentesco, del lavoro e della società, chiamati a raccolta per parlare dei “diritti al futuro” per i giovani: diritto al lavoro, diritto alla casa, diritto al welfare, alla mobilità, allo studio, alla partecipazione.
Da lì lanceremo la nostra sfida per l’Umbria e per l’Italia: cambiare il presente per costruire il futuro.