Gruppo Sviluppo – Innovazione – Cultura

Gruppo Sviluppo – Innovazione – Cultura

ARCHE – CONFERENZA PROGRAMMATICA PD UMBRIA
RESTITUZIONE GRUPPO 1 – Sviluppo, innovazione e cultura

Digitalizzazione, innovazione e semplificazione PA – Cultura e turismo – Europa – Digitalizzazione e innovazione sistema produttivo – PMI – Internazionalizzazione – Competitività – Sviluppo economico

Come Partito Democratico dell’Umbria dobbiamo avere una visione chiara di modello di sviluppo del territorio, un’idea precisa e complessiva e non più a comparti singoli, perché tutto è interconnesso e funziona solo se portato avanti in maniera complementare e sinergica. Dobbiamo lavorare per una società moderna, con buone basi culturali, efficiente nel lavoro, che punti all’aumento della produttività e, di pari passo, delle retribuzioni, con una burocrazia più snella e una visione che abbia come obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei cittadini.

La pandemia ha pesantemente impattato sul sistema Umbria, nei settori dell’impresa, del turismo e della cultura, aggravando la nostra fragile economia, che già in epoca pre-pandemica era stata pesantemente colpita dalla crisi economico-finanziaria del 2008, mostrando grandi difficoltà anche nella fase di ripresa.

IMPRESE E SVILUPPO

Le dinamiche in atto nel sistema produttivo della nostra regione evidenziano processi di spiccato dualismo. Da una parte un gruppo ristretto d’imprese che hanno agganciato una fase di ulteriore sviluppo, che sono spesso a capo di filiere aperte alla competizione internazionale e in grado di trovare importanti capitali per gli investimenti strategici. Questo gruppo d’imprese ricomprende, accanto alle tradizionali imprese della meccanica, del tessile e dell’abbigliamento, le nuove realtà operanti nella filiera dell’elettronica e dell’informatica applicata al settore automotive, così come nella trasformazione agricola di prodotti industriali. In questo gruppo d’imprese, inoltre, anche se spesso poco ricordate, ci sono importanti aziende operanti nel comparto della distribuzione organizzata, dei servizi alla comunità e alla persona che in alcuni casi costituiscono eccellenze nazionali.

Dall’altra parte rileviamo un gruppo assai folto d’imprese che presenta ritardi nella crescita, un basso tasso d’innovazione ed una struttura finanziaria fragile che impedisce un adeguato accesso al credito. In tal senso, le politiche di sostegno allo sviluppo delle imprese debbono avere la capacità di adattarsi alle evoluzioni in atto sul mercato, che nell’orizzonte temporale dei programmi comunitari (di minimo 10 anni) vede succedersi cambiamenti epocali sull’evoluzione dei settori industriali e nei protagonisti imprenditoriali.

Occorre, perciò, valorizzare la progettazione degli strumenti d’intervento ed aiuto alle imprese, nonché la loro intrinseca capacità di adattamento alle mutazioni del mercato, introducendo logiche di valutazione in grado di apprezzare la qualità dei progetti imprenditoriali proposti, anche al dì fuori di schemi programmatori che spesso possono risultare datati. Per un tale salto di qualità serve una capacità amministrativa che sappia progettare strumenti in grado di adattarsi alle evoluzioni in atto, implementandoli in tempi ragionevoli, con bandi appropriati e non scollati dalla realtà e con tempi adeguati.

FORMAZIONE ED INNOVAZIONE PA

Fondamentale sarà quindi anche la formazione sia nella PA, che sempre di più interagisce con l’impresa, sia nell’impresa stessa, cogliendo quelli che sono le opportunità dell’industria 4.0. La media impresa competitiva ha bisogno di un tessuto efficiente in grado di supportarla nella crescita.

Il comparto delle costruzioni ha costituito per anni un volano importante di crescita del PIL e dell’occupazione. Oggi lo strumento del “110” va sfruttato come chiave di volta per la ripresa del settore, ma va ampiamente focalizzato l’obiettivo sulla macchina pubblica, che deve essere dotata degli strumenti adeguati ed essere messa nelle condizioni di supportare le imprese dal punto di vista burocratico.

COLLABORAZIONE TRA IMPRESE ED UNIVERSITA’

L’Umbria è una Regione con un significativo ed affermato polo universitario. Le imprese umbre sono caratterizzate, salvo poche eccezioni, da una dimensione medio piccola, e nutrono la costante esigenza di fare un salto avanti nel campo dell’innovazione, sia del prodotto che del processo. L’integrazione, e interazione, tra questi due mondi costituisce l’asse portante di una collaborazione che deve coinvolgere in modo dinamico anche il mondo associativo, con strumenti che siano strutturalmente dedicati a queste attività. Occorre coinvolgere in questo processo le Università, le Camere di Commercio e tutti gli attori locali interessati al processo, in una logica di attiva pianificazione dal basso. Fornire un forte supporto agli Enti Locali che, pur non dotati delle necessarie competenze, sono gli interlocutori primari di qualunque iniziativa economica e sociale nel territorio, è una prerogativa essenziale.

INFRASTRUTTURE

Fondamentali sono le reti infrastrutturali, in modo particolare sul fronte della mobilità. Solo attraverso una mobilità accessibile il territorio, nelle sue variegate forme di impresa, riuscirà ad evolvere e svilupparsi. Parliamo di infrastrutture su rotaia, ma anche di strade e collegamenti con i nodi centrali.

Non da meno la rete idrica regionale deve vedere completarsi il lavoro di ristrutturazione vista l’elevata età media degli acquedotti umbri ed il livello delle predite di rete. Si tratta di interventi cruciali anche nell’ottica dell’economia circolare vista l’importanza di ridurre gli tutte le tipologie di sprechi.

ACCESSO AL CREDITO E AI CAPITALI PER LO SVILUPPO

Aumentare la disponibilità del credito ed introdurre norme di salvaguardia del patrimonio. Occorre che le iniziative di Recovery e le risorse dei fondi strutturali POR e PSR siano il più possibile progettate nell’ottica di strumenti finanziari che combinino capitali privati e pubblici. Il tutto da integrare lungo le direttrici d’intervento del Recovery e della pianificazione regionale.

TURISMO E CULTURA

Il turismo è una parte fondamentale, insieme a manifatturiero, agricoltura e tessile, del fronte impresa della Regione. Anche il comparto del turismo costituisce un segmento fondamentale della crescita regionale. Un settore fortemente penalizzato dalla pandemia. Occorre riprendere un’azione dinamica di promozione del territorio regionale destinando maggiori risorse ed attivando competenze specialistiche. In tale contesto l’esperienza delle due ultime stagioni estive afflitte dalla pandemia ha portato gli italiani, ed in genere gli europei, a riscoprire il fascino dei nostri territori, che per conformazione orografica e per strutture ricettive diffuse, appaiono le più adatte a recepire le esigenze di un turismo che vuole evitare gli affollamenti, che apprezza le bellezze artistiche diffuse nei nostri paesi e città e si proporne la ricerca di nuovi giacimenti gastronomici.  Valgono, anche per questo settore, tutte le dinamiche che sono state elencate per le imprese: infrastrutture, supporto agli enti locali, accesso al credito ecc.

Non ultimo, serve sostenere e agevolare tutti i Centri di aggregazione, per favorire la socialità, lo sviluppo culturale, soprattutto in merito ai giovani, che più di altri hanno sofferto le chiusure della pandemia.

“Non dimenticheremo il suo amore per l’Europa e le sue battaglie per una società più giusta”, così Bori ricorda Sassoli

“Non dimenticheremo il suo amore per l’Europa e le sue battaglie per una società più giusta”, così Bori ricorda Sassoli

“L’improvvisa scomparsa di David Sassoli è motivo di profondo dolore per noi e rappresenta una grande perdita per la politica, per le istituzioni e per il Paese. Se ne va un uomo onesto e perbene, un militante appassionato, preparato, attento, un uomo delle istituzioni, che ha sempre onorato il suo impegno con spessore e grande decoro. Valori saldi e grandi ideali hanno sempre guidato la sua vita e la sua azione pubblica, orientata con coerenza, lealtà e profondo rispetto, alla difesa dei più deboli e alla salvaguardia del bene comune. L’umiltà, l’educazione e la gentilezza facevano l’uomo. Non dimenticheremo il suo legame con l’Umbria, che ha cementato in ogni occasione possibile. Lo scorso 25 aprile era con noi a onorare la memoria dei Partigiani. Non dimenticheremo il suo amore per l’Europa e le sue battaglie per una società più giusta. Non dimenticheremo l’esempio, che ci testimonia come si dovrebbe rappresentare con orizzonti chiari e con responsabilità il compito di rappresentare i cittadini”. Così, in una nota, il segretario del Pd Umbria Tommaso Bori

Agorà sulla Questione Generazionale: “Diritti al Futuro – Next Generation Pd”

Agorà sulla Questione Generazionale: “Diritti al Futuro – Next Generation Pd”

Da trent’anni oramai la tendenza è chiara: nonostante siano sempre più formate e qualificate, le nuove generazioni sono anche sempre più povere, sempre più precarie, sempre più escluse. Siamo costretti a lavorare mentre studiamo, non per fare esperienza ma per mantenerci; siamo costretti a decenni di precariato senza la certezza di prospettive soddisfacenti; siamo costretti a scegliere spesso tra la fuga dalle nostre terre oppure rassegnarci ad abbandonare le nostre aspirazioni.

Noi siamo la prima generazione dal Dopoguerra che sarà più povera di quella che l’ha preceduta.

La nostra, insomma, sembra essere una generazione condannata al declino.

Una generazione frustrata sia nelle condizioni materiali ed esistenziali, che nella concreta speranza di realizzare una vita piena.

Una generazione rassegnata ad un futuro peggiore per sé e per il mondo in cui viviamo. Eppure, allo stesso tempo, siamo anche una generazione potenzialmente rivoluzionaria, perché possiede un bagaglio sorprendente di energie e capacità innovative, insieme a una innata sensibilità per le sorti del pianeta e per la costruzione di una società più inclusiva.

Ma la questione generazionale, oggi, non riguarda soltanto i giovani: è alla base dell’eccessivo tasso di invecchiamento, è tra le cause indirette del deficit strutturale di produttività del nostro sistema economico ed è il principale sintomo della profonda e intollerabile immobilità sociale della nostra società.

Come può una Regione pensare di avere un futuro migliore se non affronta questo problema? Il presente e il futuro dei giovani riguardano tutte e tutti. Ecco cosa vogliamo ed ecco di cosa abbiamo bisogno: la nostra causa è l’emancipazione di questa generazione per costruire un mondo più giusto.

Lanciamo dunque un appello a tutta la comunità democratica: facciamo della battaglia generazionale una lotta di tutto il Partito Democratico.

Significa schierarci concretamente dalla parte dei giovani.

Significa proporre politiche a favore dei loro bisogni concreti e sostenerle fino in fondo. Significa costruire un nuovo modello di welfare in grado di includere le nuove generazioni attraverso servizi pubblici su misura, protezione sociale e opportunità di lavoro.

Ma significa anche ricostruire processi di trasferimento del potere e delle responsabilità tra generazioni, dando ai giovani strumenti e spazio politico reale per realizzare un rinnovamento vero e sano della classe dirigente.

Su queste idee abbiamo costruito una grande Agorà sulla Questione Generazionale: “Diritti al Futuro – Next Generation Pd”.

Si terrà Domenica 19 dicembre a Perugia alle ore 15 presso la Sala del Consiglio del Palazzo della Provincia e sarà promossa dai Giovani Democratici e dal Partito Democratico dell’Umbria. Lo faremo coinvolgendo le federazioni di tutto il centro Italia, i rappresentanti del mondo giovanile e studentesco, del lavoro e della società, chiamati a raccolta per parlare dei “diritti al futuro” per i giovani: diritto al lavoro, diritto alla casa, diritto al welfare, alla mobilità, allo studio, alla partecipazione.

Da lì lanceremo la nostra sfida per l’Umbria e per l’Italia: cambiare il presente per costruire il futuro.

 

Futuro Ast: il Pd lancia l’Agorà dell’Acciaio, a Terni anche Letta e Orlando

Futuro Ast: il Pd lancia l’Agorà dell’Acciaio, a Terni anche Letta e Orlando

“Strategie per la siderurgia italiana” è il titolo dell’Agorà promossa dal Partito Democratico di Terni e dell’Umbria in programma giovedì 18 novembre all’Auditorium Gazzoli di Terni. Hanno confermato la loro presenza il segretario Enrico Letta, il ministro Andrea Orlando, il senatore Antonio Misiani, l’onorevole Giuseppe Provenzano, le viceministre Alessandra Todde e Anna Ascani, gli eurodeputati Benifei, Bonafè e Smeriglio, Errani e Latino di Articolo 1, Francesca Re David e Vittorio D’Alò di Fiom-Cgil e Fim-Cisl, rappresentanti del Pd di Taranto e Piombino, della dirigenza Ast, dei vertici locali del sindacato. “Proprio oggi che la giunta leghista dell’Umbria conferma la sua inerzia su un tema tanto centrale per la regione e per il Paese – sottolinea il segretario regionale Tommaso Bori – c’è bisogno di chiamare all’impegno la comunità umbra. La siderurgia rappresenta, senza ombra di dubbio, un settore strategico per l’industria italiana e per lo sviluppo del Paese, che richiama questioni prioritarie sulle politiche industriali e sulla sostenibilità, sulla transizione ecologica e sul lavoro, sulle infrastrutture e sulla qualità delle produzioni, sulla competitività e sul rilancio della manifattura. Acciai Speciali Terni, per la nostra regione e non solo, rappresenta un patrimonio di eccellenza e di avanguardia per modelli di produzione, per qualità, per circolarità, per sostenibilità. Solo attraverso l’elaborazione di una strategia nazionale è possibile sostenere e rilanciare la competitività della siderurgia umbra insieme a quella italiana”.

Bori su Ddl Zan: “Affossarlo è uno schiaffo alla società italiana. Continueremo la battaglia per i diritti dentro e fuori le istituzioni”

Bori su Ddl Zan: “Affossarlo è uno schiaffo alla società italiana. Continueremo la battaglia per i diritti dentro e fuori le istituzioni”

“Come ha detto bene il segretario nazionale del PD Enrico Letta affossare il Ddl Zan è uno schiaffo alla società italiana, per questo mi sento di affermare che oggi si è scritta una delle pagine più brutte di questa legislatura”: E’ quanto dichiara in una nota il Segretario regionale PD Tommaso Bori. “Quanti, anche tra le fila del centro sinistra – sottolinea il segretario Dem – hanno impedito al Paese di compiere un significativo passo in avanti in termini di diritti e di civiltà, dovrebbero vergognarsi per aver tradito le speranze della maggioranza degli italiani. Il voto segreto ha svelato quanto certa politica, al di là delle posizioni di facciata, sia ancora lontana dalla vita reale dei cittadini”. “Questi ignobili giochetti di palazzo – conclude – funzionali solo a sostenere le posizioni più conservatrici e retrograde della società, oggi hanno impedito di fare dell’Italia un Paese più aperto e più giusto. Per questo continueremo a dare battaglia, dentro e fuori le istituzioni, fin quando i principi del Ddl Zan non saranno affermati nel nostro ordinamento a tutela dei diritti e contro le discriminazioni”.

“Sanità pubblica: la salute di tutti e per tutti”. Domani la terza agorà del Pd Umbria

“Sanità pubblica: la salute di tutti e per tutti”. Domani la terza agorà del Pd Umbria

Riflettori accesi sulla sanità pubblica e universalistica con l’Agorà “La salute di tutti e per tutti”, promossa e organizzata dal Pd Umbria e in programma domani, venerdì 22 ottobre, alle 17.30 sulla piattaforma zoom. “In un momento come questo, in cui la pandemia ha messo sotto pressione il nostro sistema sanitario mostrandone le potenzialità e le capacità assieme ai limiti e alle mancanze – sottolinea il segretario regionale Tommaso Bori – sentiamo la necessità di aprire una discussione profonda e autentica sulla sanità pubblica e sull’importanza di ripensarla in una dimensione di prossimità e di renderla più efficiente, digitalizzata, sostenibile, capace di rispondere alle nuove esigenze, di rimettere al centro il paziente restituendo dignità e forza alla sua vocazione universalistica”. Ci saranno l’onorevole Sandra Zampa, responsabile nazionale Sanità del Partito Democratico, Elena Carnevali, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera, Paola Boldrini, vicepresidente Commissione Sanità al Senato e Stefano Ferretti Manai, responsabile Formazione sanitaria del Partito Democratico. Porterà un contributo il professor Fabrizio Stracci, responsabile della Sezione di Igiene e Sanità Pubblica – Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia, e parteciperanno soggetti politici, sindacali, della società civile e del mondo della sanità. “Avremo modo – ancora Bori – di riflettere sulla situazione sanitaria in Umbria e sulle scelte della giunta regionale a trazione leghista che, in opposizione alla missione Salute del Pnrr, sta mettendo in atto un processo di privatizzazione.
Sta a noi combattere con determinazione per difendere il diritto alla salute e la sanità pubblica e universalistica”.

Amministrative, Bori: “Un trionfo senza trionfalismi”

Amministrative, Bori: “Un trionfo senza trionfalismi”

Le amministrative, in Italia e in Umbria, sono state un trionfo senza trionfalismi. Il voto ha premiato un lavoro silenzioso, orientato a tessere e costruire, non a portare messaggi roboanti e conflittualità”. Lo ha detto stamani, in conferenza stampa, il segretario regionale Pd Tommaso Bori, che ha spiegato: “Abbiamo vinto, il Pd è uscito dalle ztl ed è tornato tra le persone. Dopo anni di insuccessi per il campo progressista, che hanno portato il centrodestra a trazione leghista al governo in Regione e in molte città, abbiamo praticato un cambio di rotta notevole. Oggi c’è un punto di rottura, un cambiamento forte e netto su cui vogliamo coltivare la svolta per il futuro dell’Umbria. Non c’è, evidentemente, solo una vittoria su larga scala, ma c’è una vittoria che si fonda su un solido spirito di squadra e contenuti.
Merito anche di un nuovo Pd, che è tornato in campo con organismi legittimati e persone che hanno voglia di futuro, che si è messo al servizio delle comunità e che con coraggio e umiltà si è fatto regista, protagonista e architrave di un nuovo modo di guardare alla coalizione: un noi che cresce sui progetti, non un cartello a scopo elettorale.
Ora, il compito più arduo: convincere gli astenuti praticando ascolto, condivisione dei progetti a partire dai territori, buona amministrazione e buon politica.
In cima alla lista delle cose da fare c’è coltivare il campo del centrosinistra, tenendo unita la coalizione in maniera permanente per affrontare le questioni più urgenti ed elaborare soluzioni possibili, con l’obiettivo di costruire prospettive di un futuro migliore per l’Umbria, uscendo dall’angolo della rassegnazione.
La destra al governo ha dimostrato di essere arrogante e incapace: sui servizi, sul lavoro, sul sociale, sull’ambiente non c’è visione. La litigiosità e i posizionamenti personali delle giunte non sono garanzia per i cittadini.
Tocca a noi lavorare insieme, per vincere uniti e non perdere divisi, per dare a questa regione il futuro che merita

Un  nuovo futuro per l’Umbria. Il voto di domenica e lunedì diventa essenziale per gettare il seme dell’alternativa

Un nuovo futuro per l’Umbria. Il voto di domenica e lunedì diventa essenziale per gettare il seme dell’alternativa

Il voto del primo turno alle amministrative ha consegnato al Partito Democratico, in Umbria come in Italia, un risultato importante e un’altrettanto importante responsabilità: mettere a terra, nel governo locale e nell’azione politica, lo spirito di apertura, condivisione e coinvolgimento, e l’ambizione alla buona amministrazione che sono alla base del progetto che abbiamo tratteggiato come partito e come coalizione. Il primo passo è stato inaugurare, dopo un periodo molto complesso e faticoso, una nuova stagione con l’obiettivo di allargare i confini delle nostre sfide e di farlo insieme. Siamo usciti dall’isolamento e dall’autoreferenzialità, abbiamo superato la logica dei cartelli elettorali, contribuendo a costruire, con impegno e generosità, alleanze plurali e aperte, al servizio delle comunità nell’ascolto, nel confronto, nella partecipazione. Abbiamo fatto scelte di prospettiva, utili a rafforzare istituzioni, servizi al cittadino e tessuto sociale guardando allo sviluppo, alla sostenibilità e alla solidarietà. Lo abbiamo fatto con persone competenti e appassionate.

 

Ora lo slancio per compiere pienamente la svolta che abbiamo immaginato, per dare all’Umbria un futuro nuovo e un nuovo inizio al PD, arriva anche da una vittoria ai ballottaggi. La destra al governo della regione e di molte città ha fallito. Ha fallito la Tesei a Montefalco, dove ha lasciato, dopo due mandati da sindaco, una voragine nel bilancio che i cittadini pagheranno cara per anni. Hanno fallito Fratelli d’Italia e la Lega a Spoleto, dimostrando arroganza e incapacità, portando al commissariamento il Comune e chiudendo prima del tempo un’esperienza amministrativa già di per se deludente. A Città di Castello si è presentato debole sui temi essenziali, dai servizi all’occupazione, dai diritti al sociale, dall’ambiente alle strategie per il rilancio produttivo. La giunta regionale a trazione leghista ha dimostrato nei territori una visione lontana da uno sviluppo sostenibile e solidale.

 

Il voto di domenica e lunedì diventa, dunque, essenziale per gettare il seme dell’alternativa. Con grande umiltà, ma con forte tenacia, abbiamo voglia di guardare il futuro verso il quale ci siamo incamminati, ora vogliamo consolidare i nostri passi e farlo con coraggio, impegno, passione. Per questo chiediamo un voto per Luca Secondi e per Andrea Sisti, candidati sindaco a Città di Castello e a Spoleto. E’ un voto per città più aperte, più accoglienti e solidali, proiettate verso il futuro; è un voto per un campo progressista unito, largo e aperto al civismo; è un voto per persone competenti, capaci e lungimiranti; è un voto per squadre forti e al servizio delle comunità.

 

 

 

 

Tommaso Bori

Segretario Pd Umbria

Piero Fassino a Spoleto per Andrea Sisti sindaco

Piero Fassino a Spoleto per Andrea Sisti sindaco

Domani, mercoledì 13 ottobre, Piero Fassino sarà con noi a Spoleto a sostegno di Andrea Sisti, candidato sindaco.
Appuntamento alle ore 20:00 a Baiano di Spoleto presso l’Area Verde in via dell’Artigianato, per un momento conviviale.

 

“60 anni in Marcia” il Pd Umbria lancia l’Agorà nazionale della pace

“60 anni in Marcia” il Pd Umbria lancia l’Agorà nazionale della pace

Per i 60 anni dalla prima Marcia il Pd Umbria lancia l’Agorà nazionale sulla pace. “Quest’anno – spiega il segretario regionale Tommaso Bori – la PerugiAssisi assume un forte valore simbolico: esattamente 60 anni fa Aldo Capitini, insieme a donne e uomini animati dagli ideali della non violenza, ispirati dai valori del pacifismo e decisi a difendere i diritti umani si misero, per la prima volta, in marcia. Oggi, in un momento storico di cambiamenti epocali e segnato dai conflitti, anche sociali ed economici, i loro obiettivi rappresentano non solo un patrimonio condiviso ma anche un’aspirazione che ci richiama all’impegno, alla partecipazione e alla urgente riaffermazione di quei valori universali. Per fermare le pandemie e il cambiamento climatico. Per affermare i diritti. Per impedire nuove guerre. Per uscire dalla crisi sociale ed economica, ma anche e soprattutto culturale. Per effettuare la transizione ecologica. Per democratizzare la rivoluzione digitale. Per prevenire e gestire nuove grandi migrazioni. E, in questo senso, ‘ricominciare a lavorare per la pace’, come chiedono gli organizzatori, è anche porsi l’obiettivo di sviluppare una mentalità e una cultura del ‘prendersi cura’ capace di sconfiggere l’indifferenza, lo scarto e la rivalità: cura delle giovani generazioni, cura della scuola, cura degli altri, cura del pianeta, cura del bene comune e dei beni comuni, cura dei lavori di cura, cura della città, cura dei diritti umani, cura della democrazia. Sono temi che rappresentano un bagaglio di valori e di ideali pienamente in sintonia con il patrimonio e l’identità del Partito Democratico. Per questo ho lanciato dall’Umbria, terra di Aldo Capitini e simbolo di pace, la proposta di un’Agorà nazionale, ‘60 anni in Marcia’, e di una partecipazione diffusa e organizzata del Pd all’appuntamento del 10 ottobre. Ho scritto ai segretari nazionale e regionali, ai capigruppo di Camera, Senato e Consigli Regionali, per condividere spunti e organizzazione dell’Agorà come appuntamento aperto e inclusivo per la nostra comunità e per riaffermare la centralità del Partito Democratico e dei suoi rappresentanti su questi temi”.