Nonostante avessimo sollevato il problema come urgenza sin dal primo momento, sulla Cassa Integrazione in Deroga siamo costretti a denunciare gravi carenze e ritardi da parte della Giunta, nonostante sia integralmente competenza regionale.
Prima si è perso tempo nell’attivare le pratiche e ad oggi quasi 3mila domande attendono ancora una risposta. Una situazione che non dipende dagli uffici, che stanno facendo un grande lavoro e dando il massimo, analizzando centinaia di richieste il giorno, ma dalle scelte della Giunta. Fino a pochi giorni fa, infatti, sulle pratiche di autorizzazione della CIGD erano state dedicate soltanto due unità di personale, che dopo la denuncia delle lunghe attese da parte delle imprese sono salite a 25. Vicenda su cui preferiamo stendere un velo pietoso.
Intanto, Emilia-Romagna e Lazio, così come altre regioni, non solo hanno chiuso tutte le pratiche presentate, ma hanno costituito specifici fondi regionali e stretto accordi con l’Associazione Bancaria Italiana per la anticipazione diretta ai lavoratori. In Umbria le notevoli difficoltà causate dalla Giunta stanno invece facendo procedere a rilento l’iter di approvazione delle domande, nonostante l’eccellente lavoro del personale costretto come solito a sopperire alle inefficienze del centro-destra.
Ad oggi non ci risultano interlocuzioni tra Giunta, sindacati, mondo delle imprese, istituti di credito e ABI per la creazione di protocolli quadro per la liquidazione anticipata degli ammortizzatori sociali. Come se il sostegno al reddito dei lavoratori delle aziende in difficoltà per problematiche legate all’emergenza Covid-19 non fossero una priorità per chi oggi governa l’Umbria.
Come rappresenti istituzionali stiamo ricevendo numerose segnalazioni da tutti quei lavoratori che attendono il riconoscimento della cassa integrazione in deroga. Riteniamo doveroso monitorare e fare la nostra parte perché su questioni fondamentali come questa, la giunta regionale si adoperi per dare risposte immediate ai cittadini, anziché sbandierare fantomatiche misure economiche di cui non si ha traccia in bilancio e continuare a perdere tempo a contestare sistematicamente ogni scelta del Governo. Chiediamo che siano previste le risorse necessarie a questo scopo, anche con una variazione di bilancio che noi ci impegniamo già da ora a votare.